Gianluca Costantini – San Michele Cemetery Island

San Michele Cemetery Island
Gianluca Costantini

ISBN 978-88-32163-51-3
20 €

Questo libro è una sorta di canto per oggetti, frammenti, ed è anche un viaggio visivo dedicato al Cimitero di S. Michele. Non a caso nelle prime pagine compare uno spartito, come a dare il La per la lettura e metterci in ascolto delle immagini. Si apre con il funerale di Stravinskij, che era deceduto a New York, ma che voleva essere per scelta sepolto in laguna, accanto a Djagilev questa cantata e con le sue note che avevano reso Piazza San Marco una sala per concerti per un breve periodo.

Ci sono anche i silenzi, che opportunamente si inseriscono nel brusio di vite passate e immagini, nei ritratti che provano a fermare su carta la polvere del tempo.

Sacro e profano, oggetto abbandonato di cura e voyerismo turistico, presenza animale che non paga il biglietto, telefoni che mai più squilleranno, perché dismessi anch’essi, come le vite di chi è qui sepolto. L’ordine non è né topografico, né cronologico, anche se l’amore per la cartografia è testimoniato dalla prima tavola. Come per Stravinskij, l’armonia è data da altri fattori. Potremmo dire che è un pandiatonicismo visivo, per riprendere un termine che riassume la tecnica musicale del russo.

Cimitero recente, nato dalle scelte d’igiene di Napoleone ed esito del molto discusso in Italia editto di St. Cloud, San Michele è un luogo che permette un viaggio iniziatico non simbolico, ma reale. Ci si arriva in barca, come Dante ci ha insegnato. Si riparte in barca, se ci va bene. O forse vorremmo restare, in quest’isola dedicata a quell’arcangelo fedele, che disse di no persino al fascinoso Satana. Un arcangelo guerriero, ma anche narratore, che spifferò all’orecchio attento e sgomento di San Giovanni il testo dell’Apocalisse. Un culto popolare: erede di Marduk, Mitra e del messaggero Hermes, Mi-ka-el ha origini antichissime e che ritorna in modalità differenti nell’immaginario contemporaneo. Forse per Costantini, autore politico e poetico, ritorna la filastrocca di Giulio Manieri, il protagonista di San Michele aveva un gallo dei fratelli Taviani che termina proprio nella laguna veneziana, in un incontro tra prigionieri politici diversi e non assimilabili, che sembrano parlare lingue diverse. Si incontrano proprio in un simbolico trasferimento in barca, come se sapessero già, e certo lo sanno perché sono già stati giudicati, che il loro termine sarà il luogo dell’arcangelo. E come dice lo stesso Manieri: E ora buonanotte amici e grazie. Buonanotte a tutti e tu San Michele, ti prego, ridammi il sogno di ieri notte: le spedizioni sono riuscite, i contadini marciano con noi. Mi hanno liberato, marciamo insieme. Le altre regioni insorgono, in tutta Italia, in tutta Europa, in Giappone

Elettra Stamboulis

 

Gianluca Costantini è un artista attivista che da anni combatte le sue battaglie attraverso il disegno. È considerato fra i massimi esponenti italiani del graphic journalism. www.channeldraw.org

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Living Under Water – Jewish Views on the Environmental Crisis

Living Under Water
Jewish Views on the Environmental Crisis

Cover: Lynne Avadenka
ISBN 978-88-32163-40-7
10 €

Collages: Hillel Smith, Andi Arnovitz, Lynne Avadenka, Ken Goldman, Mirta Kupferminc, Yael David Cohen, Sophie Herxheimer, Leora Wise, Nathan Gotlib, Lynne Avadenka, Meydad Eliyahu, Lucia Veronesi, Jacqueline Nicholls, Ken Goldman, Leora Wise, Meydad Eliyahu, Kyra Matustik, Andi Arnovitz, Tilla Crowne.

Texts: Introduction / Marc M. Epstein, Living Under Water: the Exploration Continues / Shaul Bassi, Water Visions / Andi Arnovitz, The Longest Lunar Eclipse of The Century / Jane Medved, The Climate Crisis as a Spiritual Opportunity / Yonatan Neril, The Stewardship Paradigm / Jonathan Sacks, The In-Breath / Risa Alyson Cooper & Andrea Most, Fermenting fruit. The One, the Two and the Many / Miriam Camerini, This poem solves everything whilst still relying heavily on you / Sophie Herxheimer, A Grown-Up Spirituality / Haim S. Cipriani, A Jewish View From Kenya / Yehuda Kimani, Talmud for the Coming Storm: Can Jewish Texts Help Us Grapple With Climate Change? / Julia Watts Belser, Acqua Alta / Meena Alexander, Tashlikh: The Ritual is Already Multispecies / Ifor Duncan, The (Un)Sustainable Jew / Alberto Caviglia, Feeding the Dogs / Małgorzata Lebda, On Hope & Fear – and Jewish Tradition, Art, Venice… / Nigel Savage.

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Pietro Aretino – Lettere di Venezia

Lettere di Venezia

Pietro Aretino

A cura di Adrián J. Sáez

ISBN 978-88-32163-24-7

10 €

Leggi un estratto del libro.

Pietro Aretino (Arezzo, 1492 – Venezia, 1556). Dopo un primo soggiorno formativo a Perugia (1508-1517-1518), si stabilisce a Roma (fino al 1527) e posteriormente fa di Venezia sua casa e rifugio. Conosciuto soprattutto come critico par excellence per le pasquinate e maestro della sessualità grazie ai Sonetti lussuriosi (1527 o 1537) e le due puntate dei Ragionamenti (1534 e 1536), scrisse anche poesia petrarchesca (Opera nova, 1512), testi religiosi (come l’Umanità di Cristo, 1535 e 1538), commedie e molte lettere. È un personaggio maledetto, che inoltre ha un grande legame con Venezia.

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Venise la nuit (Rêve), Venezia di notte (Sogno) – Edmond e Jules de Goncourt

Venise la nuit (Rêve)
Venezia di notte (Sogno)

Edmond e Jules de Goncourt

goncourt

A cura di Carlo Alberto Petruzzi

In copertina: illustrazione di Margarita Fjodorova

ISBN 978-88-32163-13-1

12 €

FranciaItalia

Nel racconto si concentrano riferimenti storici, letterari, pittorici, relativi a Venezia che volutamente confondono epoche storiche nel tentativo di costruire una dimensione onirica del testo che risulta già annunciata dal sottotitolo. Nonostante la complessità di una narrazione che procede per sequenze staccate ed anticipa alcune istanze surrealiste, Venise la nuit rappresenta uno straordinario esempio della produzione letteraria dei fratelli Edmond e Jules de Goncourt, prima che questa si orienti verso i temi sociali di Germinie Lacerteux (1865) la cui prefazione è considerata il manifesto del Naturalismo.

Edmond (1822-1896) e Jules (1830-1870) de Goncourt furono due scrittori e collezionisti francesi. Autori di numerosi romanzi scritti a quattro mani, ascrivibili alla corrente del Naturalismo. L’Académie Goncourt, che premia ogni anno un’opera in lingua francese, fu istituita per testamento alla morte di Edmond.

Ascolta la recensione di Salvatore Carrubba, Un libro tira l’altro – Radio 24,  27 giugno 2021
Leggi l’articolo di Robinson Libri, la Repubblica, 5 giugno 2021
Leggi l’articolo di Filippomaria Pontani, Il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2021

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Allen Ginsberg, Venice, 1957.

Allen Ginsberg
Letter from Allen Ginsberg to Eugene Brooks
July 15, 1957 

With an afterword by Bill Morgan 

75€

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This limited edition has been produced by the publishing house Damocle Edizioni – Venice
in 99 numbered copies on Papermilk 140 gr. paper by Cartiera Cordenons.
The printing was made by Margarita Fjodorova and Pierpaolo Pregnolato
with a Saroglia press, polymer plates, wooden and metal typefaces. 

In 1957, when he was thirty years old, Ginsberg made his first visit to Europe. When he left home he was an unknown poet, having published only a handful of poems in obscure little magazines. When he returned a year later, he was world famous as the author of the collection of poems “Howl And Other Poems”. After stopping in Morocco to visit with his old friend, William S. Burroughs, Allen and Peter Orlovsky continued on to Spain, France, and finally Italy where they settled down to stay with Alan Ansen for a few months. They had met Ansen in New York City a decade earlier when he was working as W.H. Auden’s secretary. Ansen himself had just been in Tangier with Jack Kerouac helping Burroughs put together the manuscript for Naked Lunch. Ginsberg and Orlovsky stayed with Ansen at his apartment in Venice for much of the summer and it was during this period that Allen wrote many letters including this one to his brother, Eugene Brooks, back in New York. [Bill Morgan]

Bill Morgan is an archivist, writer, and editor, who has written and edited more than forty books dealing with the Beat Generation. Among them are I Celebrate Myself: The Somewhat Private Life Of Allen Ginsberg; The Typewriter Is Holy: The Complete, Uncensored History Of The Beat Generation; and The Best Minds Of My Generation: A Literary History Of The Beats. He has continued to work as an archivist working with literary figures like Arthur Miller, Lawrence Ferlinghetti, and Oliver Sacks. This work was conceived while in residence with the Emily Harvey Foundation in Venice and it to them that this book is dedicated. 

Bill Morgan is an archivist, writer, and editor, who has written and edited more than forty books dealing with the Beat Generation. Among them are I Celebrate Myself: The Somewhat Private Life Of Allen Ginsberg; The Typewriter Is Holy: The Complete, Uncensored History Of The Beat Generation; and The Best Minds Of My Generation: A Literary History Of The Beats. He has continued to work as an archivist working with literary figures like Arthur Miller, Lawrence Ferlinghetti, and Oliver Sacks. This work was conceived while in residence with the Emily Harvey Foundation in Venice and it to them that this book is dedicated. 

The New Venice Haggadah

The New Venice Haggadah

The artists
Jacqueline Nicholls, Andi Arnovitz, Josh Baum, Yael David-Cohen,
Nathan Gotlib, Sophie Herxheimer, Kyra Matustik, Hillel Smith.

Translator: Marc Michael Epstein
Edited by: Shaul Bassi & Pierpaolo Pregnolato

A project of
Beit Venezia. A Home for Jewish Culture

Hebrew English parallel text

ISBN 978-88-32163-16-2
25 €

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This lavishly illustrated Haggadah, the beloved Jewish book read around the Seder table on Passover eve, celebrates the creative legacy of the Ghetto of Venice. Founded in 1516 to confine the Jews, the Ghetto became the home of a vibrant community of people from Italy, Germany, Spain and the Levant. It made Venice the capital of Jewish publishing, with the first complete Talmud, Torah commentaries, mysticism and, in 1609, a famous Haggadah printed in several languages reflecting the diversity of the Ghetto’s Jewish communities. To mark the Ghetto quincentennial, Beit Venezia, the international center for Jewish Studies in Venice, invited eight Jewish artists from all over the world to design a new Venice Haggadah, after a full immersion in the city and a residency at the Scuola Internazionale di Grafica. The twenty-four beautiful etchings, first exhibited at the Jewish Museum of Venice, offer a unique visual commentary on the Hebrew text, accompanied by a new English translation intended to invite discussion and interpretation. The New Venice Haggadah is informed by the spirit of the “original” while being consummately fresh, contemporary and innovative.

Chodasevič – НОЧНОЙ ПРАЗДНИК (Письмо из Венеции) / Festa notturna (Lettera da Venezia)

НОЧНОЙ ПРАЗДНИК (Письмо из Венеции) / FESTA NOTTURNA (Lettera da Venezia)

Владислав Ф. Ходасевич – Vladislav F. Chodasevič

Traduzione e introduzione
di Maria Emelianova

ISBN 978-88-32163-15-5
10 €

Italia

Questo breve racconto è stato scritto nell’estate del 1911, durante il primo soggiorno in Italia di Vladislav Chodasevič (1886—1939). La riflessione dell’autore spazia verso quel passato di ricchezza culturale e artistica del popolo italiano che ha affascinato e ispirato generazioni di intellettuali russi. Passato che per Chodasevič è stato dimenticato dall’italiano moderno, e la cui pallida imitazione viene svenduta per poche lire a folle di turisti. Il racconto contiene una fotografia dinamica di Venezia di inizio Novecento: il turismo parte dalle spiagge del Lido e i segni del crollo del campanile sono ben visibili in piazza San Marco. Eppure è difficile, leggendo il testo più di un secolo dopo, non estendere le parole di Chodasevič verso i giorni nostri. Nonostante l’umorismo amaro che pervade la descrizione della festa, nelle righe finali l’autore esprime solidarietà con i veneziani e sembra suggerire che la memoria e la cura del patrimonio del passato siano condizioni necessarie per vivere un presente dignitoso, nel rispetto del dono della bellezza che da sempre colpisce gli artisti russi in visita in Italia. [dall’introduzione di Maria Emelianova]

Vladislav Felicianovič Chodasevič nacque a Mosca nel 1886. Dopo l’emigrazione a Berlino (1922), ha vissuto a Praga, Parigi e fu ospite di Maksim Gor’kij a Sorrento. Uno dei protagonisti della poesia russa del primo Novecento, Chodasevič fu autore di cinque raccolte, tra cui La Pesante Lira (1923) e La Notte Europea (1927), ma anche di memorie (Necropoli, 1936) e di studi sui poeti russi. Morì a Parigi nel 1939.

Leggi l’articolo di Giuseppe Condorelli, Le monde diplomatique, 15 marzo 2021
Leggi l’articolo di Giordana Carbone, Russia in Translation, 11 marzo 2021
Leggi l’articolo di Lucia Bellinello, Russia Beyond RBTH, 15 febbraio 2021
Leggi l’articolo di Luigi Mascheroni, il Giornale, 31 gennaio 2021
“Tutto viene terribilmente bello”. Vladislav Chodasevič a Venezia, Pangea, 29 gennaio 2021

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Henry James – Il carteggio Aspern

IL CARTEGGIO ASPERN
Henry James

ISBN 978-88-32163-22-3
12 €

Pubblicato originariamente su The Atlantic Monthly nel 1888, Il carteggio Aspern (The Aspern papers) è un racconto ambientato nella Venezia di fine ‘800, basato su un aneddoto che James registrò nei suoi Taccuini riguardo ad un ammiratore di P. B. Shelley, che provò a impossessarsi di alcune lettere del poeta inglese da un’amante di Byron, Claire Clairmont, sorellastra di Mary Shelley.

Henry James è considerato il più importante romanziere nordamericano di fine Ottocento, nipote di un immigrante irlandese, nacque a New York il 15 aprile 1843; morì a Londra il 28 febbraio 1916.

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